SIMBOLI DISTINTIVI PER LA POLIZIA LOCALE IN LOMBARDIA: LA SAGA INFINITA CONTINUA

carissimi Colleghi,
eccoci di nuovo qui ad annoiarci con la storia infinita sui simboli distintivi.

Qualcuno storcerà il naso, dicendo che ci sono problemi più importanti da affrontare ed è così vera quest’ultima considerazione che già cinque anni fa, quando presentai per la prima volta la mia proposta sui simboli distintivi in Lombardia, credevo che fosse così semplice e lineare che mai avrei ipotizzato di ritrovarmi in questa assurda, inutile e lunghissima epopea che, se romanzata, potrebbe fare concorrenza ad Harry Potter. 



Non avendo però nella mia disponibilità la pozione polisucco per poter assumere le sembianze di un noto dirigente regionale per scrivere l’ultimo capitolo di questa assurda storia che sta facendo perdere una quantità enorme di tempo e di denaro a tutti, mi devo accontentare di raccontarvi cosa è accaduto mercoledì scorso durante l’ennesimo incontro in Regione Lombardia.

Per gli agenti sono stati introdotti i binari (finalmente) con una nomenclatura leggermente differente da quella che avevo proposto 5 anni fa. Infatti io avevo usato “vice sovrintendente” per il simbolo con un binario, “sovrintendente” per i due binari e  “sovrintendente capo” per i tre binari, mentre abolirei la nomenclatura  “esperto” che periodicamente riappare nelle scartoffie regionali, retaggio di nostalgici ricordi di trent’anni fa. 



Ma aldilà del gioco dei nomi, la piccola grande novità degna di interesse è l’introduzione di un simbolo da attribuire al personale di Polizia Locale inquadrato in cat. C al quale venga riconosciuta la qualifica UPG.


Anche in questo caso, facendo il presuntuoso, mi permetto di far notare che avevo previsto illo tempore il “ruolo ispettori” anche perché in mezza Italia ormai vengono attribuite qualifiche UPG a colleghi in cat. C 

retro del tesserino usato dagli agenti a Catania: si può leggere che è stato chiaramente scritto che hanno qualifica UPG 


Una volta ottenuta tale qualifica, perché la otterremo, nascerà il problema di riconoscere un percorso in quanto un solo simbolo non sarà sufficiente e la mia proposta del 2013 rispondeva anche a questa esigenza.



In verità, aldilà della qualifica UPG, quello che manca è un autonomo livello contrattuale intermedio tra C e D, ad esempio una cat. “C-super” che avrebbe consentito finalmente la reintroduzione della figura del sottufficiale in possesso di un vero sovraordinamento gerarchico.
Tale livello poteva essere facilmente introdotto nel nuovo contratto appena sottoscritto, magari nella nuova fantasmagorica sezione per la Polizia Locale e invece si è preferito inventarsi il C6 (quindi non è una questione economica) forse per accontentare la generalità dei lavoratori del Pubblico Impiego che però non hanno l’esigenza di una gerarchia, problema tipico della Polizia Locale.

Sbagliarono vent’anni fa, schiacciando i vecchi 5’ e 6’ livello in cat. C ed i 7’ ed 8’ livello in D ed oggi che si poteva ovviare si è preferito perseverare nell’errore!

Infatti anche nella categoria degli Ufficiali, con la soppressione della distinzione tra D1 e D3 giuridico aumenteranno le confusioni, dove il sovraordinamento verrà riconosciuto solo ai titolari di Posizione Organizzativa.
Quindi potrebbe accadere (invero accade già nella Polizia Locale di Bergamo) che un Vice Commissario con PO si trovi a comandare un Commissario Capo senza.

Anche in questo caso a nessuno è interessato introdurre un ruolo intermedio (ad esempio un D-super che da anni esiste in sanità) al fine di creare una vera gerarchia permanente e non a tempo, ma ancora una volta è emersa in maniera chiara che ai rappresentanti sindacali che hanno seguito la contrattazione a Roma, della categoria non gliene fregava niente.

Ritornando ai simboli distintivi per gli Ufficiali, non ho per nulla apprezzato  che il “Commissario Capo” sia stato definito un ruolo in esaurimento a causa della sparizione della distinzione del D3 giuridico.
Cosa vuol dire, che quel simbolo non potrà più essere usato fin quando non andrà in pensione l’ultimo dei funzionari vincitori di concorso?

Sarebbe sciocco rinunciare a questo simbolo, sarebbe invece opportuno ragionare cosa fare in presenza di PO assegnate ai Vice Commissari e Commissari, che ricordo è l’unica attribuzione che riconosce un sovraordinamento all’interno della categoria D.



Sono invece contento che sia stato introdotta la nomenclatura del Commissario Coordinatore, mutuata dalla Polizia Penitenziaria, così come avevo suggerito 5 anni fa, ed essere sottratto alle figure dirigenziali analogamente a quanto avviene nelle altre Polizie.
A quest'ultimo simbolo dovrebbero poi seguire il “Primo Dirigente” ed il "Dirigente Superiore". Aggiungerei infine, come avevo già proposto cinque anni fa, la greca e due stelle per il Comandante della Polizia Locale di Milano analogamente a quanto recentemente deciso per il Comandante di Roma Capitale.



Sperando di non finire recluso nella prigione di Azksban per le mie irriverenti considerazioni, saluto tutti coloro che hanno avuto la pazienza di seguire le mie inutili elucubrazioni.


Fabrizio Caiazza


Milano, 24 giugno 2018




potrebbe interessarti:


STELLA  A CINQUE PUNTE: LA POLIZIA LOCALE PUÒ UTILIZZARLE NEI SIMBOLI DISTINTIVI
lhttp://movimentopolizialocale.blogspot.com/2017/08/stelle-cinque-punte-la-polizia-locale.html

Commenti

Post popolari in questo blog

LOGO UNICO PER LA POLIZIA LOCALE ITALIANA

LA GRANDE RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE

SERVIZIO OBBLIGATORIO IN COPPIA DELLA POLIZIA LOCALE NEI SERVIZI ESTERNI DI PATTUGLIAMENTO