SERVIZIO OBBLIGATORIO IN COPPIA DELLA POLIZIA LOCALE NEI SERVIZI ESTERNI DI PATTUGLIAMENTO


Purtroppo, molti sono gli agenti di Polizia Locale che lavorano ancora da soli ed il recente, quanto vile pestaggio ai danni del collega di Catania, Luigi Licari mentre presidiava un accesso stradale, non fa altro che confermare quanto da anni denuncio.


locandina creata dal gruppo "il Fuori Coro" per non dimenticare il collega Luigi Licari, che da quasi un mese è in un letto di ospedale, dimenticato da tutti e del quale non si parla più


post che ho pubblicato lo scorso 9 gennaio 2015 su facebook, a seguito dell'aggressione subìta dalla collega Iolanda Ferraro in servizio presso la Polizia Locale di Corsico (MI) quotidianamente impegnata in pattugliamenti appiedati da sola

In verità a Milano, dopo la morte del nostro mai dimenticato Nicolò Savarino, sono stati progressivamente soppressi molti servizi di pattugliamento in solitaria, ma non è mai stato codificato il servizio esterno obbligatorio in coppia come ad esempio accade a Roma.

il comma 4 dell'art. 36 del Regolamento del Corpo della Polizia Locale di Roma cita testualmente: "i servizi esterni, sia appiedati che motorizzati, sono svolti da pattuglie composte da due unità e munite di apparati ricetrasmittenti"


L’ennesima occasione persa è stata la nuova Legge Regionale 6/2015 nella quale inizialmente Regione Lombardia aveva recepito uno dei miei numerosi emendamenti, cassati dopo l’intervento di ANCI che ha anteposto l'esigenza (dei Sindaci) di erogare i servizi, alle nostre tutele.


stralcio delle osservazioni che ANCI ha inviato a Regione Lombardia lo scorso 10 febbraio 2015 durante la stesura della nuova L.R. 6/2015 dove si legge: "Pur comprendendo la necessità di offrire l'opportunità di sicurezza agli operatori, la previsione che i servizi esterni debbano essere svolti perentoriamente almeno in un numero minimo di almeno due, precluderà tutte quelle azioni di prossimità (vigile di quartiere) che attualmente vengono svolte e metterà moltissimi Comuni, anche quelli di grande dimensione, nell'impossibilità di garantire anche i piu normali servizi esterni"

Questa lacuna consente a molti Comandi di Polizia Locale di lasciare uscire da soli i propri operatori.
Purtroppo anche in grandi Corpi, come quello della Polizia Locale di Milano esistono ancora alcuni servizi che assurdamente vengono espletati da soli, come ad esempio il servizio rimozioni in orario serale e notturno che vengono giustificati con la carenza di personale.

colleghi di Venezia in servizio appiedato

Ecco che emerge prepotentemente di nuovo la questione delle dotazioni organiche e quanto siano importanti dei piani assunzionali che prevedano un continuo turn over di giovani agenti ed ufficiali, addestrati e formati adeguatamente.

Non voglio però affrontare oggi questo tema che riprenderò tra qualche giorno pubblicando le enormi cifre spese dalla Polizia Locale di Milano in ore straordinarie, ma vorrei soffermarmi sul titolo iniziale, analizzando tutti i punti più importanti che il servizio in coppia può garantire:

- TUTELA DELL' INTEGRITA' FISICA E SOCCORSO: l'operatore durante il pattugliamento o i servizi di regolazione del traffico, può essere investito e si rende quindi indispensabile il repentino intervento di un collega che possa garantire il soccorso, la custodia dell’arma, la messa in sicurezza del luogo e l'identificazione dell’eventuale responsabile. Inoltre in caso di incidenti o infrazioni al Codice della strada il collega può sottoscrivere i verbali e tutelare l'operatore con la sua testimonianza.
- LEGITTIMA DIFESA: durante il normale servizio di vigilanza l'operatore rischia costantemente l'aggressione fisica, soprattutto in caso di intervento nella flagranza della commissione di un reato e in tal caso l'ausilio di un collega si rende indispensabile; inoltre quando si ferma qualcuno da soli si rischiano intimidazioni verbali senza avere la possibilità di procedere con successo contro l'autore del reato.
- TUTELA GIURIDICA: troppo spesso gli operatori durante lo svolgimento di attività di polizia stradale o giudiziaria, vengono ingiustamente accusati di vari reati come ad esempio falso ideologico, omissione di atti d'ufficio, lesioni personali, abuso di potere, trovandosi di fronte falsi testimoni; in tal caso la testimonianza di un collega diventa indispensabile per evitare procedimenti penali dalle conseguenze spesso irrimediabili.

Ci sono molti altri validi motivi a sostegno del servizio accoppiato come ad esempio l’aumento anche psicologico della percezione della sicurezza che porta gli operatori di Polizia Locale ad intervenire di più e con maggiore incisività evitando di distogliere altre pattuglie per richieste di intervento.
Ed infine, ma non per ordine di importanza, diminuirebbero esponenzialmente vecchie e cattive abitudini che nulla hanno a che fare con la nostra millenaria professione a tutela delle città.


Fabrizio Caiazza


Milano, 1 ottobre 2017


Commenti

  1. la tutela specifica degli operatori della P.L. deve essere inserita in un più ampio disegno che deve vedere e provvedere alla modifica della L. 65/86. Oggi, con l'evoluzione dei tempi e i conseguenti cambiamenti negativi (rispetto ai canoni minimi della sicurezza personale) che tutti noi conosciamo bene ed i gravi rischi a cui ogni giorno siamo esposti solo (ma non solo) per il fatto di indossare una divisa è impensabile dover svolgere i servizi di istituto da soli.
    I carabinieri (polizia, finanza ecc----) da soli non escono neanche per andare a prendere il caffè.......

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  2. Troppe volte ho sentito dire al Sindaco: dove è scritto che da soli è vietato? Avete paura di accertare una semplice infrazione? Siete ridicoli. Il tutto però avviene in un comando che annovera di 3 operatori, in un ambito turistico che ospita fino a 30.000 presenze. Se questo è fare l'operatore di polizia, meglio il congedo.

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