STELLE A CINQUE PUNTE - LA POLIZIA LOCALE PUO’ UTILIZZARLE NEI SIMBOLI DI GRADO

Dopo aver ascoltato i pareri più disparati, ecco la prova che le stellette a cinque punte usate quale simbolo di grado sulle spalline delle uniformi non sono un prerogativa militare, ergo possono essere adottate anche dalle Polizie Locali.

Anzitutto nella ormai famosa sentenza 4663 del 4 settembre 2000, la V sezione del Consiglio di Stato, si è così chiaramente espressa: “con la istituzione del Corpo di polizia municipale si dà vita ad una entità organizzativa unitaria ed autonoma da altre strutture organizzative del comune, un Corpo, appunto, a somiglianza del corpi militari dai quali mutuano anche i gradi gerarchici” passaggio ripreso integralmente anche nella sentenza 616 del 2006.

Alla luce di queste due sentenze quindi si può dichiarare con tranquillità che il personale delle Polizie Locali può mutuare i gradi dei corpi Militari.

L’eventuale distinzione deve essere fatta solo sulle stellette a cinque punte applicate sul bavero della divisa, che, queste si, individuano l’ordinamento militare e sono quindi adottate solo dai Corpi Militari.

Se poi aggiungiamo che la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria e il Corpo Forestale dello Stato, dopo il processo di smilitarizzazione, hanno mantenuto nei loro simboli distintivi di grado la stella a cinque punte, ecco dimostrata l’assoluta infondatezza della diffusa convinzione che il suo utilizzo sia vietato sulle uniformi in uso alle Polizie Locali.

Con lungimiranza la Regione Toscana, da diversi anni ha adottato per i propri ufficiali di Polizia Locale la stella a cinque punte e recentemente anche la Regione Lazio nel nuovo Regolamento del 2015.

Di contro, si segnala che solo la Lombardia, ha adottato per i simboli distintivi delle Polizie Locali, stelle addirittura a sette punte, continuando ad inventare assurdi simboli in contrapposizione al resto delle Regioni italiane che ad onor del vero, adottano a larga maggioranza, stelle a sei punte.  

Fabrizio Caiazza