ELEZIONI RSU NELLA POLIZIA LOCALE DI MILANO: PROCLAMI TRIONFALISTICI DEI SINDACATI, MA I COLLEGHI ELETTI SONO SCESI DA 40 (2015) A 34 (2018)


carissimi Colleghi,
in questi giorni mi sono arrivati messaggi più o meno diretti relativamente al mio apparente silenzio dopo le elezioni RSU.
Tranquilli, non sono scappato in un eremo dorato, molto più semplicemente ho voluto attendere i dati definitivi anche degli eletti, al fine di fare una analisi specifica sulla Polizia Locale.
Purtroppo questa analisi al momento riesco a farla solo per Milano in quanto mi mancano i dati di tutte le altre città italiane, dalle quali mi arrivano solo proclami di vittoria e dove sembra che tutti hanno vinto e tutti sono primi in qualcosa.

Quindi, onde evitare di perdermi tra i volantini trionfalistici dove mi manca di leggere che il PD ha vinto le elezioni, ho preferito dedicare la mia prima analisi post voto alla città che mi ospita da 25 anni.

Come si evince dal grafico qui sopra, ha nuovamente stravinto la CGIL che si riconferma il primo sindacato del Comune di Milano, aumentando sia i voti che gli RSU.
Secondo classificato si è posizionato  il CSA che si porta a casa ben tre RSU in più rispetto al 2015, mentre la CISL dopo il crollo di tre anni fa, mantiene la sua posizione ottenendo lo stesso numero di seggi.
La UIL e il DICCAP invece perdono entrambi un RSU rispetto al 2015 mentre ormai USB è in caduta libera.

Questa la situazione generale, ma se ci soffermiamo agli eletti in Polizia Locale, sicuramente emerge il dato negativo del DICCAP che, perdendo un RSU e avendo eletto nella sua lista una amministrativa, a conti fatti si ritrova con addirittura due colleghi eletti in meno nella propria nuova squadra.
Il CSA perde un RSU in Polizia Locale e se confrontiamo i dati del 2018 con quelli del 2012, emerge che anche la CGIL resta sotto di un RSU in Polizia Locale.
La UIL invece pur perdendo un RSU in termini generali, contiene i danni in Polizia Locale anche se di fatto brucia tutta la ripresa iniziata nel 2014 e proseguita nel 2015 e 2016 interrompendo ed invertendo la curva di crescita.
Infine la CISL dopo il tonfo del 2015,  perde un’altro RSU in Polizia Locale e USB crolla definitivamente perdendo addirittura cinque seggi.


Carissimi Colleghi, come avrete capito da quest’ultima parte di analisi, in termini generali non mi sembra che nella Polizia Locale di Milano i sindacati abbiano fatto faville e i consensi registrati tra i colleghi sono ai minimi storici.
Infatti facendo un rapido calcolo, dai 40 colleghi della Polizia Locale di Milano eletti nel 2015, siamo drasticamente scesi a 34 nel 2018.


manifesto sindacale dove appare un agente di Polizia Locale che indossa un casco tricolore (un po' ridicolo) affiancato da altri lavoratori pubblici

manifesto sindacale che unisce varie categorie professionali che invece hanno problematiche lavorative molto differenti tra loro e che meritano tutele ed attenzioni differenziate



Quindi anche se viene minimizzato, c'è una sempre maggiore distanza dalle organizzazioni sindacali che vengono accusate di non riuscire a percepire il malessere di una categoria che attende da troppi anni chiarezza di ruolo ed unire tutti in un unico manifesto (e nello stesso contratto) non fa altro che aumentare tali distanze. Io non penso di essere migliore di un ufficiale d'anagrafe o di un operatore sanitario che meritano tutto il mio rispetto, molto più semplicemente penso che le nostre professioni sono ovviamente diverse e quindi diverse devono essere le tutele e le norme che ci regolano. Un solo contratto dove schiacciare tutti produce quelle aberrazioni che tutti i colleghi hanno purtroppo imparato a conoscere sulla loro pelle.

Per questo motivo faccio i miei migliori auguri ai colleghi eletti, con la speranza che tale ruolo e le relative ore, nel prossimo triennio verranno finalmente usate per ottenere tutele e soprattutto per difendere il nostro contratto decentrato, messo gravemente in pericolo dalla preintesa siglata lo scorso 21 febbraio dai loro rispettivi segretari nazionali che non hanno avuto modo di (o non hanno voluto) conoscere l'ottimo contratto che abbiamo ottenuto a Milano e che doveva essere utilizzato come esempio.

Agli eletti RSU della Polizia Locale di Milano infatti spetta ora il difficilissimo compito di mettere a posto ciò che a Roma hanno distrutto.

Sono proprio curioso di vedere come i colleghi sindacalisti meneghini si rapporteranno con la nuova fantasmagorica sezione “speciale” per la categoria sbandierata da mesi che per Milano è peggiorativa. Voglio vedere in che modo difenderanno le attuali indennità erogate ai colleghi che prestano servizio interno ed attenderò con ansia di conoscere quali soluzioni troveranno per il fondo Perseo al quale sarà obbligatorio aderire qualora i colleghi volessero accettare i versamenti datoriali ai fini previdenziali, così come è stato imposto dal nuovo strepitoso art. 56-quater.

E per fare tutto ciò tutti i colleghi eletti dovranno tenere alta la guardia ed essere sempre presenti ai tavoli di trattativa specifici per la Polizia Locale dimostrando discontinuità rispetto al passato perché negli anni, troppo pochi ne ho visti, nonostante le ore venivano consumate tutte.

Ancora tanti auguri agli eletti ed ora a lavoro per la Polizia Locale!


Fabrizio Caiazza


Milano, 28 aprile 2018

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