IGOR IL RUSSO HA DIMOSTRATO IL FALLIMENTO DELLA SICUREZZA IN ITALIA - TROPPE POLIZIE MALPAGATE E SFRUTTATE



Carissimi Colleghi,
mentre Valerio Staffelli insegue il Ministro Minniti per consegnargli un “tapiro d’oro” per l’insicurezza delle nostre città, in Spagna veniva arrestato un sanguinario assassino che si è beffato del più imponente spiegamento di Carabinieri messo in campo negli ultimi anni.

Ricordiamo infatti che “Ivan il russo” che poi russo non è, la scorsa primavera aveva ucciso una guardia ecologica e ferito gravemente un agente della Polizia Provinciale che si è salvato solo perché si era finto morto. E subito prima aveva ucciso una guardia giurata e dopo, un barista per poi assassinare due poliziotti in Spagna e un contadino. Ma in Spagna, a differenza che in Italia, finalmente è stato arrestato questo sanguinario criminale.


Come mai il grande Staffelli, che sembra prendersela ultimamente solo con la Polizia Locale, ora non va a consegnare un tapiro al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, per ricordargli che la sicurezza in Italia fa acqua da tutte le parti e che bisogna avere il coraggio di ammetterlo?

Da anni ormai denuncio che, con una quantità enorme di personale in divisa, il sistema sicurezza in Italia non funziona e paradossalmente costa tantissimo ai cittadini italiani.
È evidente che in Italia, non si ha la volontà di unificare le tante Polizie solo per preservare le (troppe) poltrone milionarie.

E mentre i cittadini italiani pagano il maggior numero di agenti in divisa esistenti in Europa, gli stessi cittadini italiani non vengono sufficientemente tutelati da assassini e criminali di ogni genere.

Non è mai stato mio costume fare terrorismo o qualunquismo, ma ormai è chiaro a tutti che così non si può andare avanti.




Non ritorno a parlare del casino fatto con il Numero di Emergenza Europeo NUE112 per il quale ho dedicato un post lo scorso agosto, che chi vuole può rileggersi al seguente link: 
http://movimentopolizialocale.blogspot.it/2017/08/terrorismo-numero-unico-112-e-polizia.html?m=1 però non ritengo accettabile che ora tutti i (super pagati) generali si complimentano con gli omologhi spagnoli per la cattura del sanguinario assassino, invece di dichiarare il proprio gravissimo fallimento e pensare ad una seria riforma ed unificazione delle tante Polizie.

Sia chiaro il mio non è un attacco ai tantissimi (e bravissimi) poliziotti e carabinieri che rischiano tutti i giorni la vita è che sono anch’essi vittime di questo becero sistema, dove dall’alto, per preservare le proprie poltrone, vengono alimentate inutili invidie e divisioni verso il basso che tutti subiamo poi in strada.
Lancio un accorato appello alla società civile, ma anche a poliziotti, carabinieri, finanzieri e forestali (questi ultimi trasformati magicamente in militari da un decreto di dieci righe che ha spazzato via un lungo percorso di democratizzazione) affinché discutano con i colleghi della Polizia Locale al fine di valutare l’opportunità di redigere una piattaforma che consenta la creazione di un vero sistema di collaborazione, che preservi la dignità e la professionalità di tutti gli operatori, non ultimi quelli della Polizia Locale.


L’appello volutamente non è rivolto ai politici ed ai sindacalisti di professione, perché di occasioni ne hanno avute davvero tante per risolvere i nostri problemi ed anche perché, in vista delle imminenti elezioni amministrative ed RSU, non oso immaginare quante sciocchezze potrebbero sentire le mie orecchie.

Basta parole, basta promesse, basta divisioni, basta sovrapposizioni, ma soprattutto basta a stipendi da fame dove chi ci guadagna sono solo i vertici.

Lo chiediamo noi come categoria, ma lo dovrebbero chiedere soprattutto i cittadini onesti. Tutti meritiamo un Italia più giusta e più sicura.


Fabrizio Caiazza


Milano, 21.12.2017

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