ATTO DI INDIRIZZO ARAN PER IL RINNOVO DEL CCNL - ALTRE FREGATURE PER LA POLIZIA LOCALE ?


Carissimi Colleghi ho avuto modo di leggere il documento di indirizzo dello scorso 5 ottobre che servirà a riscrivere il Contratto Nazionale di Lavoro del pubblico impiego e sono rimasto letteralmente sbigottito.

Ricorderete la clamorosa sentenza 178/2015 della “Consulta” che dichiarava incostituzionale il blocco contrattuale, creato dalle manovre correttive e dalle varie leggi di stabilità che a loro volta avevano di fatto impedito i rinnovi, ma la sentenza seppur a noi favorevole, non volle riconoscerci gli arretrati.



Già all’indomani della sentenza mi sarei aspettato una sollevazione popolare, ma si sa che noi italiani non siamo famosi per le rivoluzioni.

Con grandi ritardi ed estrema lentezza, il Governo costretto dalla sentenza, iniziò a convocare le parti sindacali.

Nel frattempo, cercando di capire cosa potesse avvenire per la Polizia Locale e pagando sempre di tasca mia, nel maggio 2016 mi recavo per la prima volta nella mia vita, presso la sede del Partito Democratico a Roma ad ascoltare le loro tante promesse, guarda caso proprio alla vigilia delle elezioni amministrative che si sarebbero tenute nelle principali città italiane e che vedrà vincitore ad esempio a Milano, il loro candidato: Giuseppe Sala.
Riuscivo anche ad intervistare un gentile on. Naccarato che mi raccontava tante belle cose, nessuna delle quali purtroppo sì è avverata.



Ma per tornare all’atto di indirizzo, proseguendo nella lettura dell’articolato, con stupore mi sono trovato davanti un intero paragrafo (3.1) dedicato alla Polizia Locale che mi riempiva di aspettative.
Aspettative mal riposte, in quanto una volta letto tutto, mi rendevo subito conto che non c’era nulla di concreto e che tutti gli oneri venivano comunque scaricati sui Comuni, la maggior parte dei quali come tutti sappiamo sono in enormi difficoltà economiche se non addirittura in pre-dissesto finanziario.

Mi aspettavo, viste le decine di convegni sindacali organizzati dove sono stati pagati viaggi e soggiorni di diversi politici, qualche indicazione imperativa relativa ai versamenti per la previdenza complementare a beneficio degli operatori di Polizia Locale, norme sul lavoro usurante, indennità più alte e invece mi sono annoiato a leggere alcune generiche raccomandazioni che saranno puntualmente disattese.

Per ricapitolare, CGIL CISL e UIL da un tempo ormai infinito, hanno chiaramente dichiarato di volere continuare ad escludere gli operatori di Polizia Locale dalle regole di diritto pubblico, previste per le altre Polizie ad ordinamento nazionale, promettendoci però un’area contrattuale separata che è ancora tutta da costruire.
Sull’assistenza e previdenza complementare ex art. 208, non ho trovato alcuna obbligatorietà anzi mi sono trovato di fronte a suggerimenti per fare altro.
Nessuna norma chiara sull’indennità di rischio e di disagio che ancora assurdamente non può essere riconosciuta alla categoria D.
Nessuna indicazione utile al fine di introdurre un livello intermedio tra C e D, propedeutica alla creazione della figura del sottufficiale.
Nulla riguardo ad un adeguamento relativo all’indennità di vigilanza. 
Niente rispetto agli 80 euro riconosciuti ai Corpi di Polizia e nemmeno una parola sul lavoro usurante.

Quindi nulla, ma proprio nulla di nuovo per la categoria, anzi, leggendo con maggiore attenzione il punto 2.4 scopro qualcosa di davvero pericoloso: viene scritto nero su bianco che un giorno festivo è un giorno ordinario e che nessuna maggiorazione è dovuta, anzi “al personale turnista che ordinariamente in base al turno assegnato presta la propria attività lavorativa in una giornata festiva, non si applica la disciplina del riposo compensativo a recupero della festività lavorata o la corresponsione dello straordinario di cui all’art. 24 del CCNL del 14/09/2000”.

Per intenderci cari Colleghi quando lavoreremo la notte di Natale e di capodanno, il giorno di Pasqua e Ferragosto, lontani dai nostri affetti per garantire la sicurezza delle nostre città, al contrario dei dirigenti sindacali nazionali che staranno festeggiando su qualche crociera, godendosi i loro stipendi milionari, per noi saranno considerati dei normali turni lavorativi.

Spero di essere smentito e di aver letto male, ma prevedo enormi fregature nel prossimo contratto.

Laicamente, ancora una volta dico, che Dio ce la mandi buona!

Fabrizio Caiazza


Milano, 30 ottobre 2017

















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